LE MOTONAVI GEMELLE “POLA” E “ROVIGNO”

 

La Società Anonima di Navigazione Istria-Trieste, fondata nel 1886 e cessata nel 1960, ha gestito un parco natante di 25 unità ponendosi in testa agli armamenti giuliani per longevità, percorrenze e utilità generalmente riconosciuta.

Nel 1939, rispondendo alle necessità derivanti dalle disposizioni governative riguardanti le linee marittime convenzionate, la S.A.N.Istria-Trieste passava al Cantiere San Marco di Trieste la commessa di due motonavi gemelle che venivano consegnate nel settembre del 1941 con un certo ritardo dovuto allo stato di guerra nel frattempo scoppiata. Due belle navi a doppia elica di ben avviate linee, di 451 tonnellate di stazza lorda con una lunghezza di 63 metri fuori tutto, alle quali veniva dato il nome di “Pola” e di “Rovigno”. Ma poco durava la loro pacifica presenza nelle acque giuliane perché dopo pochi mesi venivano requisite dalla R.Marina e iscritte nel registro del naviglio ausiliario per ben altri impieghi.

 

La motonave “Pola”, requisita il 9 gennaio 1942, veniva armata come incrociatore ausiliario ed assegnata dapprima alla base di Brindisi, spostata poi a Prevesa. Compiva 231 missioni finché l’11 settembre 1943 sorpresa a Saseno dalle conseguenze dell’armistizio, cadeva sotto il controllo tedesco con l’imbarco di un picchetto armato ma mantenendo il proprio equipaggio, in servizio di scorta di piroscafi con militari italiani prigionieri. All’uscita dalla base di Cattaro, il 20 settembre, succedeva ad un certo momento un fatto incredibile: si amava raccontare che una batteria tedesca apriva per errore il fuoco creando molta confusione della quale approfittava l’equipaggio italiano che, pur disarmato ma animato dal comandante in seconda Lorenzo Fonda, sopraffaceva il picchetto tedesco, lo rinchiudeva in una stiva e riusciva a prendere il largo rientrando a Brindisi nei ranghi della R.Marina.

Nel settembre del 1945 troviamo la motonave a Venezia dove, dimessa, veniva riconsegnata alla S.A.N. Istria-Trieste. L’unità ritornava l’anno dopo a Trieste, dove la situazione era ormai radicalmente cambiata per cui passava in disarmo. Con il trattato di pace del 1947 la città di Pola, abbandonata dagli Anglo Americani, si svuotava di tutti i suoi abitanti in gran parte per via di mare col piroscafo “Toscana” e ad affiancare la triste difficile operazione troviamo anche la motonave “Pola” che ha fatto l’ultimo viaggio, quello dell’addio alla città della quale portava il nome. Erano le ore 0,30 del 16 settembre 1947.

Non esisteva più a Trieste nessuna possibilità di un proficuo impiego per cui, nel 1948, la motonave veniva noleggiata alla Navigazione Toscana S.A., che l’acquistava nel 1953 e la noleggiava a sua volta, nel 1956,  alla Società di Navigazione Adriatica di Venezia. con la quale compariva in Puglia nel collegamento tra Manfredonia, Isole Tremiti, Gargano e Termoli. Nel 1966 veniva venduta a Francesco Saverio Aponte di Napoli, che l’anno dopo la noleggiava alla Navigazione Libera del Golfo. Compariva anche la Società di Navigazione Tirrenia ma per un breve periodo finché, nel 1984, la motonave passa nuovamente alla Navigazione Libera del Golfo di Napoli, questa volta in proprietà, fino al 1997 che, dopo tanti anni di attività non sempre fortunata, segnava la sua fine per demolizione. 

 

 

La motonave “Rovigno”, uscita anch’essa dagli scali del Cantiere San Marco in perfetta sincronia, architettura, misure e consegna all’armatore della gemella “Pola”, ne seguiva inizialmente la sorte segnata dalla requisizione del 9 gennaio 1942 e dall’iscrizione nel registro del naviglio ausiliario della R.Marina con la sigla D 29 ma con l’ impiego di trasporto veloce con base prima a Brindisi e poi a Prevesa. Poi ognuna andava incontro a sorti diverse. Dopo 277 missioni, anche la “Rovigno” in sosta a Saseno veniva catturata dai Tedeschi ma pochi giorni dopo, trasferita a Valona il 22 settembre, veniva silurata e affondata con perdita totale da due motosiluranti inglesi.

 

Pitturazione mimetica a due tonalità di grigio sulla fiancata sinistra della “Pola” e della “Rovigno

Il comandante Lorenzo Fonda sulla plancia della M/n “Pola” nell’ottobre del 1946

 

Motonavi "Pola" e "Rovigno" - vista esterna

M/N "Pola" e "Rovigno" - Piano di costruzione

 

Fonti:

biblioteca ed archivio dell’Associazione Marinara “Aldebaran” di Trieste

 

Motonave Pola

 

Rio Marina - Isola d'Elba - Arrivo motonave Pola. Foto fornite da Renzo Paoli

 

torna all’home page